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sabato 5 dicembre 2015

Piante Aliene: come popolare a zero euro un giardino!

Vediamo come possiamo abbellire il terrazzo senza spendere un soldo, prendendo in prestito qua e là qualche getto dai giardini dei vicini o dai balconi dei vostri amici. Infatti molte piante possono essere riprodotte per talea, ovvero prelevando un getto “verde” e semplicemente interrandolo, o lasciandolo preliminarmente a mollo per alcune settimane. Ho chiamato il post piante aliene, perché ci sono alcune piante che sono particolarmente predisposte a questa pratica, talmente predisposte che occorre prestare un po’ di attenzione a non venirne invasi soprattutto  se piantate in piena terra. Ovviamente, non vi stupite se dopo aver piantato tutte queste piante aliene, vi troverete degli strani ometti verdi nel terrazzo...

Le aloe sono una famiglia di piante grasse particolarmente resistenti, che è molto facile replicare in gran numero. Molte di esse hanno anche proprietà mediche ed usi pratici.
La più famosa è l’ Aloe Vera (Aloe barbadensis Miller).Non l’ho mai replicata per talea, ma la pianta ha la proprietà di clonarsi, ovvero intorno ad una pianta più grande spuntano tanti getti che sono geneticamente identici alla pianta madre (stoloni). Tra l’altro questi getti tendono spesso a rompere i vasi, quindi non farete un torto a nessuno se vi prenderete qualche getto. Una volta che avvierete la vostra coltivazione non saprete più dove metterli. L’aloe vera è una pianta eccezionale, è come avere un erboristeria nel balcone di casa. E’ sufficiente tagliare un pezzo di foglia, aprirla in due per lungo e strofinarsela direttamente per poter usufruire dei suoi poteri magici. Particolarmente adatta per le dermatiti, il piede d’atleta, afte, herpes, ecc. rende istantaneamente la pelle liscia. Inoltre lascia una pellicola invisibile e disinfettante che protegge le eventuali escoriazioni dall'essere infettate. La cosa impressionante è la velocità di assorbimento ed il fatto che lascia la superficie asciutta e profumata. Ne’ sconsiglio invece l’ingestione, in quanto la pianta contiene anche l’aloina, una tossina che può dare effetti collaterali anche gravi (suggerisco per l'uso di comprare dei bottiglioni di succo già preparato). E’ possibile pulire un quantitativo più grande di foglie, togliendo le costine spinose con un coltello, aprendo le foglie in due per lungo e separando con il coltello la polpa dalla buccia. A quel punto è sufficiente frullare col minipimer la polpa e qualche goccia di limone per poterla conservare in frigorifero per una settimana (sempre per uso cosmetico).



L’Aloe Arborescens Muller si riproduce  per clonazione  ma anche per talea. Quindi è sufficiente tagliarne alcuni pezzi, schiacciarne la base con un coltello per piatto, ed interrarli per una presa quasi sicura. Si dice che la pianta abbia proprietà curative molto superiori all’aloe vera, ma devo dire che l’aloe vera è molto più pratica e carnosa e sinceramente preferisco usare quest’ultima. Esiste anche una ricetta di Padre Zago facilmente reperibile in rete, ma personalmente suggerisco di evitare di ingerirla per gli stessi motivi sopra detti.



L’Aloe Saponaria si riproduce molto facilmente per clonazione ed ha una crescita molto rapida. Tende rapidamente ad occupare tutto il vaso, e a differenza delle altre aloe, anche a romperlo perché ha radici più massicce. Si trova spesso nelle siepi sotto i palazzi. Anche questa pianta ha proprietà mediche, ed in particolare può essere usata per lavarsi, contenendo saponina da cui deriva il nome. Proprio per la presenza di saponina, qualora si usasse per uso cosmetico (uso tra l’altro previsto), occorre comunque risciacquarsi.



Aloe Ciliaris somiglia molto all’aloe arborescens muller, ma non ha nessuna proprietà medica. Si distingue da quest’ultima perché le foglie sono molto più piccole, morbide e flessibili, e non hanno la vistosa seghettatura dell’arborescens ma piuttosto una specie di cigliatura che costeggia il bordo della foglia giro giro (da cui il nome). La pianta si riproduce molto facilmente per talea e cresce molto rapidamente.



Si trovano inoltre in giro molti altri tipi di aloe, spesso ibridate tra di loro e quindi difficilmente classificabili e dalle proprietà non note.



Tutte le aloe citate crescono benissimo in vaso o in terra piena e sono molto resistenti in clima moderato.  Come tutte le piante grasse vanno annaffiate con moderazione. Per freddi intensi e neve conviene invece posizionarle in zone riparate.

Per chi invece di avere il pollice verde, fa seccare le piante con il solo sguardo, suggerisco il Senecio Angulatus; non potete fallire! E’ una pianta rampicante dalle foglie carnose che negli ultimi anni si è molto diffusa in Italia. Ha un tasso di crescita impressionante, non so come resiste ai freddi estremi, ma per il resto è indistruttibile, se ne frega della siccità o dell’acqua in eccesso. Spero di non offendere nessun ambientalista, ma è una pianta da trattare male, altrimenti prenderà il sopravvento sul vostro giardino! Fa anche dei graziosi fiorellini gialli. E’ sufficiente strapparne alcuni getti e piantarli in vaso, per ritrovarsi un giardino sommerso di verde dopo pochi mesi. Ha la caratteristica di puzzare, ma solo quando provate ad estirparla. Tra tutti gli ospiti verdi del terrazzo, è l’unica per cui ho dovuto prevedere politiche di contenimento ed estirpazione; con i suoi getti rampicanti ed autoriproducenti aveva progressivamente colonizzato gli altri vasi.



L’Ortensia è un’altra pianta che si riproduce benissimo per talea. E’ sufficiente interrarne alcuni rami per avere dei vasi ricchi e fioriti. Occhio ai fiori che sembra abbiano proprietà allucinogene e che sono altamente tossici, ma solo se fumati J La pianta d’inverno perde tutte le foglie.



Il Chlorophytum ha la caratteristica di produrre dei cloni che proietta ad una trentina di centimetri con una specie di cordone ombelicale con cui continua ad alimentarli. Sono particolarmente indicati da mettere in alto perché creano un bellissimo effetto cascata. E’ sufficiente prelevare alcuni cloni e riporli in vaso per avviarne una ricca produzione. La pianta cresce abbastanza lentamente da non essere classificata come infestante e dopo un po’ produrrà a sua volta nuovi cloni. Se ne trovato di tipi con foglie verdi piene o rigate chiare e scure.



La Canna di Bambu’ è difficile da “prelevare” in quanto occorre riuscire a staccarne alcuni getti con radice scavando con un coltello per terra. Tuttavia una volta piantata, se il getto sopravvive si riprodurrà rapidamente occupando tutto il vaso. Va evitato di piantarla in terra viva perché difficilmente sradicabile.



Il Rosmarino ed il Geraneo sono altre piante che si riproduce molto facilmente per talea e che sono facilmente reperibili. Staccatene alcuni getti, grattate la base o schiacciatela, e mettetele in terreno umido non al sole diretto. Vedrete che presto attecchiranno.



L’Agave è una pianta che si riproduce anche (troppo) per clonazione. E’ molto bella e raggiunge dimensioni notevoli. Tende a spaccare i vasi. E’ un’ottima pianta da guardia perché munita di poderose spine sulla punta e su tutto il bordo. Piazzatene un vaso pesante sui punti di confine per garantirvi che nessuno riesca a passare. In sudamerica ci ricavano la tequila!



La Yucca è una pianta molto bella e grande che è diventata infestante in molte parti di Italia soprattutto nella costa. Fa dei bei fiori bianchi a cascata. E’ sufficiente piantarne un getto per avere la quasi certezza che prenda. Non è velocissima nella crescita ma state sicuri che tra vent’anni vi preoccuperete di come disfarvene, soprattutto se avete preso una yucca gigantea. Tende a rompere i vasi.




Di seguito altri esempi di piante prelevate dai vicini e riprodotte per talea.