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domenica 13 dicembre 2015

Costruire un mobiletto per il bagno

Sul post Come costruirsi da soli un mobile su misura senza attrezzi abbiamo visto alcuni degli strumenti a nostra disposizione per costruirci da soli un mobile senza bisogno di avere grossi attrezzi.
Adesso vedremo nel dettaglio un caso concreto di realizzazione di un mobiletto per il bagno. Il mobile è stato costruito partendo da pannelli grezzi di Multistrato Compensato Marino Okume acquistati e tagliati su misura su EBAY dall'ottimo venditore VELA. Il compensato in questione è molto rifinito nell'aspetto, il materiale è molto adatto per resistere all'umidità del bagno.
Anche in questo caso il fai da te è stato condizionato dal fatto che non siamo riusciti a trovare una soluzione economica su misura all'esigenza di spazio che avevamo in bagno, ed il risultato è stato molto soddisfacente.
Ho proceduto nel consueto modo:
1) ho fatto una foto dello spazio dove volevo inserire il mobile, l'ho riportata su power point ed ho disegnato sopra varie ipotesi di mobili e colori
2) ho progettato nel dettaglio il mobile che volevo realizzare
3) ho ordinato i pannelli già tagliati
4) li ho assemblati con squadrette (in questo caso ho utilizzato anche del vinavil di rinforzo sulle giunzioni)
5) stuccato e scartavetrato addolcendo gli angoli e gli spigoli
6) verniciato il tutto (smalto ad acqua dato con pennello - è possibile usare anche la bomboletta spray)
7) montato le slitte e le ante scorrevoli
8) montato i coprislitta e stuccato e verniciato le rifiniture delle stesse
9) montato le maniglie

Per le gambe del mobile ho utilizzato un palo squadrato di legno che già avevo.
Le maniglie e le slitte le ho trovate in una ferramenta di zona, non senza aver dovuto girare un poco.

Il dettaglio della progettazione


La distinta di taglio
Alcune foto della realizzazione




I pannelli sono molto rifiniti ed i tagli precisi e senza sbavi, quindi la stuccatura e la scartavetratura è stata minima. E' però importante prima della verniciatura stuccare tutte le superfici per garantire un effetto liscio della vernice. Data la qualità del pannello si può usare una spugna umida con cui applicare lo stucco (la stuccatura da applicare è minima e principalmente per ridurre la porosità del legno), utilizzando la spatoletta solo per i piccoli difetti. I due tasselli orizzontali a copertura delle slitte li ho potuti montare solo dopo aver montato le slitte con le ante, quindi li ho dovuti rifinire (stuccare e verniciare) solo alla fine.
Le ante vanno montate insieme alle slitte:
1) fissare le due slitte inferiori
2) inserire l'anta più interna con la sua slitta superiore; fissare la slitta superiore prima da un lato, e poi dopo aver fatto scorrere l'anta dall'altro
3) inserire l'anta esterna con la sua slitta superiore e fissarla come sopra descritto.
4) solo a questo punto montare i coprislitta, verniciarli e stuccarli.

I pannelli sono sottili ma abbastanza resistenti. Tuttavia per aumentare la rigidità del mobile ho fissato a croce un ripiano interno orizzontale con due verticali centrali, che definiscono così quattro vani.
Ho evitato di verniciare le ante scorrevoli nei punti dentro la slitta (mettere del nastro carta adesivo sulla parte che non si vuole verniciare), passandole invece con la cera di una candela a verniciatura conclusa. Le slitte sono in alluminio, ed ho dovuto svasare i buchi con una punta da trapano più larga per evitare che la testa delle viti di fissaggio sbattesse sullo scorrimento dell'anta.
Nello stesso foglio della distinta di taglio ho previsto anche altri pannelli (che non ho riportato) che sono stati utilizzati per la realizzazione di un altro mobile (ma questo è un altro post...).





sabato 12 dicembre 2015

Come costruirsi da soli un modulo cucina per il terrazzo (Lavabo + Secchiaio, Lavatrice, Vano)

Sul post Come costruirsi da soli un mobile su misura senza attrezzi abbiamo visto alcuni degli strumenti che abbiamo per costruirci da soli un mobile senza bisogno di avere grossi attrezzi.
Adesso vedremo nel dettaglio un caso concreto di realizzazione di un mobile da esterno, stile mobile per cucina, per ospitare un lavabo, una lavatrice ed un vano per oggettistica varia. Il mobile è stato costruito partendo da pannelli grezzi di Multistrato Compensato Fenolico Marino Pino da 18mm acquistati e tagliati su misura su EBAY dall'ottimo venditore VELA. Il compensato in questione è abbastanza rustico all'aspetto, e potrebbe esserci bisogno di stuccarlo in alcuni punti. Se si vuole optare per materiale più nobile, suggerisco il Fenolico di Okume, che oltre ad essere più resistente è anche esteticamente più bello (ma purtroppo più costoso.. e più pesante). Il materiale è adatto per stare all'aperto ma non alle intemperie dirette (in questo caso è coperto da un balcone, il terrazzo è molto umido, quando diluvia si bagna in parte ma senza conseguenze).
Ci tengo a precisare che prima di iniziare con la progettazione, mi sono informato su possibili altre soluzioni:

  • acquistare dei moduli cucina già fatti (costosi e poco resistenti all'umidità)
  • realizzare una cucina in muratura (avrebbe creato dei problemi col condominio ed in caso di manutenzione della pavimentazione l'avrei dovuta smontare; inoltre aveva un costo elevato)

La progettazione è stata eseguita con power point: fatta una foto di dove volevo realizzare il mobile con power point ho disegnato sopra quello che volevo realizzare facendo varie prove di forma e colore. Una volta valutato quanto si vuole realizzare, sempre con power point, o a mano per chi ama il disegno libero, si progetta nel dettaglio come è fatto il mobile e qual'è il taglio dei pannelli che ci servono.

Lo spazio disponibile è di circa 200 cm, in questo spazio ho deciso di inserire tre moduli classici 60 x 95 (LxH), di cui partendo da sinistra, il primo è uno vano contenitore, il secondo è un vano vuoto dove inserire una lavatrice non da incasso (l'anta è montata direttamente sui moduli laterali), il terzo è un vano secchiaio (sottolavello) con ripiani per riporre detersivi, spugne, ecc. 
Di seguito lo schema diq uanto progettato e realizzato:

Ovviamente la progettazione va realizzata in base alle esigenze, quanto riportato è solo a titolo di esempio. Bisogna tenere in conto dello spessore dei pannelli nel dimensionamento dei ripiani (ad esempio, l'anta è larga 60 cm, ma il ripiano è di 56,4, poiché sono previsti i due laterali larghi 18 mm)
Per il vano lavatrice fate molta attenzione alla profondità perché i nuovi modelli di lavatrice sono molto profondi. Inoltre avevo lo scarico proprio dietro il vano lavatrice e ci è entrata pelo-pelo. Con il senno del poi avrei fatto i mobili profondi 5 cm in più per avere una maggiore scelta di modelli di lavatrice.

Questo è come si presenta il prodotto finito:



Per fissare le ante ho utilizzato delle cerniere a scatto, acquistabili per pochi euro da una ferramenta ben fornita. L'unica difficoltà di questo tipo di chiusure è che bisogna "scavare" nel legno dell'anta l'alloggio per inserire la cerniera. Per fare questo, dopo aver disegnato sull'interno dell'anta la parte da scavare, ho utilizzato il trapano con la punta apposita per scavare il legno (questa è stata l'unica parte faticosa della realizzazione). Per inserire il lavabo occorre, seguendo le istruzioni riportate sul modello acquistato, disegnare il buco da praticare nel piano di lavoro, praticare i quattro fori negli angoli del buco stesso e con seghetto alternato (o tanta buona volontà con quello manuale) praticare il foro rettangolare.
Le gambe, il coprizoccolo di plastica, il lavandino ed il rubinetto li ho acquistati presso IKEA.

Di seguito le distinte di taglio dei pannelli (il laterale corto è servito per far passare i tubi dello scarico, posizionati dietro la lavatrice):



In sequenza ho: 

  • assemblato i due moduli laterali semplicemente fissando i pezzi con squadrette e viti da legno, ed aggiunte le gambe comprate a parte;
  • fissato i due moduli laterali sul piano di lavoro calcolando bene la distanza;
  • fissato lateralmente ai due moduli, nello spazio dove inserire la lavatrice, due barre verticali per fissare l'anta centrale (una per la battuta ed una per fissare le cerniere);
  • eseguito l'incasso nelle tre ante come sopra descritto per fissare le cerniere;
  • montato tutte le ante (faccio presente che a meno di non allargare i moduli, i verticali vanno smontati e poi rimontati per togliere od inserire la lavatrice);
  • dato una stuccata ai macrodifetti, una grossolana scartavetrata, due mani di impregnante color ciliegio a poro aperto, un'ulteriore paio di mani di vernice impregnante trasparente a poro chiuso sul piano di lavoro;
  • fatto il buco per il lavandino e fissato lo stesso;
  • montato lo zoccoletto giro giro.


sabato 28 novembre 2015

Gestire al meglio la raccolta differenziata

Gestire al meglio la raccolta differenziata
Ecco il nuovo incubo dell’era moderna, la gestione della raccolta differenziata. Come risolvere il problema di gestire 4 o più contenitori in case sempre più piccole?
Le soluzioni più efficienti che ho trovato sul mercato si differenziano in varie:

  • contenitori a scomparsa nei mobili della cucina con estrazione a slitta
  • contenitori modulari che si impilano verticalmente
  • mobili per raccolta differenziata con ante ad estrazione modello scarpiera (ci sono anche soluzioni modulari)
  • contenitori vari multi vano
Il primo parametro da valutare è proprio la capacità ed il numero di contenitori che ci servono. Neanche a dirlo tutte queste soluzioni tendono ad avere capacità abbastanza ridotte. Quindi, il primo consiglio che vi do è puntate alla massima capacità che vi potete permettere. Anche il numero di contenitori è fondamentale: Plastica e metallo, vetro, carta, indifferenziata, compostaggio. Fanno 5! Si può optare per unire plastica, metallo e vetro.

Il secondo punto è l’estetica. Qui potete valutarlo solo voi. Io ho optato per una soluzione a scomparsa, che sicuramente da un punto di vista estetico è la migliore, ha ovviamente lo svantaggio di essere meno pratica e di avere un volume limitato.

Il terzo punto è la collocabilità. Guardate bene le dimensioni dell’oggetto ed immaginatevi di usarlo ripetutamente dove volete riporlo (sedie da spostare, ci sbatto nel passaggio, ecc? lo voglio mettere in terrazza? Avete pensato al freddo che fa a gennaio uscire la mattina per buttare un vasetto di yogurt?).

Il quarto parametro è la praticità. Pensate sia al momento dell’inserimento del rifiuto che al momento di dovere estrarre il tutto per andarlo a buttare. Ho optato per soluzioni impilabili che devo smontare ogni volta che devo estrarre i rifiuti? Posso metterci un sacchetto od è talmente piccolo e di forma strana che non è possibile e devo usarlo così com’è con la scomodità di doverlo lavare ogni tot giorni?

Di seguito una  carrellata di prodotti. Poi vi illustrerò nel dettaglio la soluzione che ho ritenuto più pratica per la nostra cucina e di cui mi ritengo soddisfatto.

Hailo, Pattumiera Multibox (2 X 15 LT)

Secchio Pattumiera Differenziata Poker Bama (4 X 20 LT)

CONTENITORE PATTUMIERA RACCOLTA DIFFERENZIATA UNICA BIDONE 3 SCOMPARTI 80 LITRI PLASTICA 009606

Kis Set 3 Pattumiere Lotus Bianco

Mobile Raccolta Differenziata Scarpiera Casa Cucina Camera Salotto Ingresso

Pattumiera/Cassonetto 4 moduli componibili per Raccolta Differenziata Ecologico Color


BAMA PATTUMIERA DIFFERENZIATA TRYPLA GRIGIA lt.38 BAMA

Hailo 0633-219 Trento Öko trio 33 Pattumiera a pedale colore: Argento


La soluzione che ho deciso di adottare è quella di usare due paia di pattumiere a scomparsa Hailo, Pattumiera Multibox (2 X 15 LT)
In particolare, anche esaminando le specifiche presenti sul sito
ho verificato la possibilità di inserirne due in un classico secchiaio di 90 cm (ciascun modulo occupa in larghezza circa 27 cm. Posizionandole ai due lati, mi è avanzato centralmente (dove comunque non sarebbero entrate per via dello scarico), uno spazio di circa 35 cm dove poter continuare a posizionare i vari detersivi. Inoltre sopra le due pattumiere avanzava dello spazio che ho sfruttato posizionandoci due tubi raccogli sacchetti e centralmente sopra lo scarico ho ancorato un cestino porta spugne.
Le due pattumiere sono facili da montare, ciascuna prevede sulla base quattro buchi, dove inserire le viti da legno che verranno avvitate sulla base del modulo della cucina (in alternativa si può pensare di ancore il modulo con del silicone).  Se decidete di fissarle come me sotto il lavello, dove normalmente la profondità interna è ridotta per farci passare i tubi, e gli scarichi, sappiate che essendo i cestello trapezoidali ed il coperchio leggermente più largo e profondo, a livello della base si guadagnano un paio di centimetri rispetto alla massima profondità di 50,5 cm. I moduli sono molto funzionali e di facile scorrimento avanti ed indietro; esistono altri prodotti analoghi che scorrono avanti ed indietro con l’apertura dell’anta, ma anche leggendo le recensioni li avevo ritenuti poco funzionali. Lo sportello chiude bene (quasi ermeticamente) e trattiene gli odori (solo nel caso che si riempie troppo uno dei cestini si rischia di far saltare il coperchio fuori dalla guida; in ogni caso si risistema facilmente). I secchi sono totalmente estraibili per svuotarli direttamente nel cassonetto ed abbastanza grandi da poterci sistemare dei sacchetti. Ai 4 vani guadagnati ne ho aggiunto uno esterno del compostaggio, utilizzando il classico bidoncino forato fornito dall’ama o dal comune, che ho preferito lasciare a vista data la natura del rifiuto.
Segue foto di quanto installato: