Vorrei condividere con voi alcuni aspetti pratici e pragmatici di quella che è una delle più belle esperienze che si possano fare nel corso della propria vita: diventare genitori.
Se siete in procinto di diventare genitori sappiate intanto che verrete bombardati da miliardi di consigli, spesso in contraddizione, quindi la prima regola è fidatevi di voi stessi e del vostro partner. Inoltre non esiste un bambino uguale all’altro ed in generale sono molto più adattabili e resistenti di quello che sembrano o che vi vogliono far credere. Quindi non vi fate trascinare nel panico di fare e comprare tutto quello che vi viene suggerito. Proverò a fare una sintesi dei principali argomenti per condividere la nostra esperienza.
PRIMA DELLA NASCITA
Vestiti: a meno che non viviate in un angolo sperduto di una montagna, ricordatevi che ci sono tantissimi negozi per bambini e non solo delle catene specializzate più famose; molti supermercati e centri commerciali hanno linee in genere più economiche specifiche per neonati e bebè.
E’ molto difficile prevedere la taglia ed oltre tutto c’è l’incognita di quando esattamente nascerà il bebè; i bambini nei primi mesi crescono ad un tasso vertiginoso ed i vestitini vengono usati per pochissime volte e per una buona percentuale non vengono utilizzati affatto. Quindi il primo suggerimento è comprate il minimo indispensabile e solo quando avrete constatato che vi serve.
Ad esempio tutto quello che abbiamo comprato noi prima della nascita di taglia 0 non l’abbiamo mai usato, semplicemente perché non entrava (e non stiamo parlando di un bebè enorme). Probabilmente le case produttrici ci marciano indicando taglie più piccole del necessario per ridurne al minimo l’utilizzabilità. Quindi puntate a taglie più grandi, anche perché sono molto più facili da mettere.
Le scarpe per neonati sono una bufala, prima dei 5-6 mesi non vi serviranno a nulla, se non ad infastidire il bebè stesso. Evitate di comprarle o farvele regalare, bastano i calzini.
Stessa cosa vale per le camiciole della fortuna che molti ospedali continuano a mettere nella lista di nascita. Mai usate neanche dal personale dell’ospedale, sono un retaggio antico di quando i vestiti in cotone e lana erano ruvidi.
Quindi non vi fate prendere dal panico nel comprare tutto quello che vi viene in mente o pensate vi potrà servire. Prendete prima solo 5-6 body in cotone adatti alla stagione ed un paio di tutine.
Suggeritissimo è l’acquisto di una lava-asciuga che vi servirà tantissimo onde evitare di dover acquistare decine e decine di cambi.
Passeggini &CO: qui ovviamente ognuno ha esigenze diverse e gusti diversi. Tuttavia tenendo in conto che è una scelta un minimo complicata, che il modello che vi interessa potrebbe non essere subito disponibile, conviene almeno decidere il prodotto prima della nascita e come ottenerlo.
Le case produttrici tendono a vendervi i famosi trio ed ostacolarvi nell’acquisto singolo:
- navicella
- ovetto
- passeggino
Come prima cosa verificate che quanto state acquistando entri nell’ascensore e nel bagagliaio della vostra macchina, altrimenti vi troverete un oggetto inutile.
Forse il trio più compatto che potete trovare sul mercato è l’inglesina AVIO. Ovviamente tanto più acquisterete oggetti compatti, tanto meno tempo potrete usarli. Non vi fate trascinare da moda, design, ed ultimo modello, non ci dovete correre su pista e li userete comunque per poco tempo: assicuratevi solo di essere in grado di aprire e chiudere il telaio senza rimetterci un dito. Non vergognatevi inoltre di chiedere il tutto in prestito ad amici e parenti (ne troverete molti che saranno ben disposti a regalarvi di tutto pur di liberare spazio in casa) o comprarne una usata (la maggior parte dei prodotti sono sfoderabili e lavabili in lavatrice).
La navicella viene usata pochissimo e per pochissimo tempo e per il trasporto in macchina in genere occorre acquistare degli accessori aggiuntivi ed è decisamente più sicuro l’ovetto, da montare obbligatoriamente in senso contrario di marcia.
L’ovetto serve appunto per il trasporto in macchina del primo anno e come passeggino per i primi mesi di vita. Il passeggino lo userete solo quando il bebè sarà più grande e sarà in grado di sostenersi seduto da solo.
Per la nanna: per dormire potete decidere di usare la navicella come culla (in questo caso non è proprio il massimo portarla per strada per motivi igienici e d’estate può essere molto calda), comprare il classico lettino con sbarre a cui montare una riduzione, o una culletta/lettino che userete nel primo anno di vita e che verosimilmente almeno nei primi mesi occuperà la vostra stanza da letto (da traslocare il prima possibile in un’altra cameretta!). Esistono anche dei lettini a spondina da agganciare al vostro letto, temo però che rendano molto più difficile lo spostamento del bambino nella sua cameretta. Ovviamente dovrete comprare o rimediare un minimo di corredo lenzuola/coperta adatto alla soluzione scelta.
Altre cose necessarie: Prevedete inoltre un paio di biberon 0 (che vi auguro di non usare nei primi mesi), un paio di ciuccietti ed un pacco di pannolini. Comprate inoltre subito le forbicine per unghie da bebè (dovrete aspettare qualche giorno per tagliargliele ma le unghiette nei primi mesi sono dei formidabili strumenti di autolesionismo da tenere sotto stretto controllo, anche utilizzando dei guantini protettivi per la notte).
Troverete sempre una miriade di parenti disposti a fare un salto per voi a comprare qualcosa.
Non comprate nient’altro prima della nascita. Aspettate di capire cosa vi serve quando vi serve. Se riuscite evitate le liste di nascita, chi ve le propone tende a farvi inserire di tutto e rischiate di ritrovarvi a casa una miriade di oggetti inutili o che userete forse a distanza di anni. Piuttosto indirizzate i parenti verso le tipologie di prodotti che sicuramente vi serviranno nel breve.
IL LIETO EVENTO
Dopo la nascita in ospedale seguite ovviamente i consigli del personale. Sappiate comunque che anche loro come tutti i lavoratori, alcune cose le fanno per loro praticità e non perché sia la soluzione migliore. Una per tutte rifilano con disinvoltura al nuovo nato soluzioni di acqua e zucchero o latte artificiale per farli dormire tranquilli. In condizioni normale e nel limite di quanto indicato dal personale sanitario vi suggerisco di dare precise istruzioni di non dare nulla al bebè e di far chiamare la mamma anche di notte per potere allattare naturalmente. Infatti il latte naturale viene prodotto solo su insistente suzione del bebè ed i primi giorni è normale che esca poco o nulla se non con grande fatica (la natura ha già previsto questo digiuno forzato noto come calo fisiologico del neonato nei primi giorni di vita). Tuttavia se in questi primi giorni vengono fornite al bebè soluzioni più comode di alimentazione ed idratazione questo tenderà a succhiare di meno dalla mamma, che di conseguenza produrrà meno latte, con conseguente rifiuto progressivo da parte del bebè in favore del biberon. In ogni caso, qualsiasi sia la scelta che adotterete tra latte naturale, latte artificiale o allattamento misto, sappiate che il bebè crescerà benissimo.
Potrà suonare strano, ma cercate di invitare tutti gli amici e parenti a vedere il bebè quando siete ancora in ospedale:
· il bebè starà verosimilmente dietro il vetro della nursery e sarà meno contagiabile;
· non dovrete preoccuparvi di sistemare casa;
· nessuno si aspetterà di trovare le mamme con la piega impeccabile;
· sarete per assurdo meno stanchi dei primi giorni a casa.
FINALMENTE A CASA
Nel beneaugurato caso di un parto normale e tranquillo dopo 2 o 3 giorni vi ritroverete a casa con questo fantastico sconosciuto in grado di emettere degli urli pazzeschi a tutte le ore (non vi fate ingannare dalla mitezza dei primi giorni post parto). Alcuni comuni forniscono un servizio gratuito di assistenza a casa post parto. In ogni caso non è una cattiva idea contattare una puericultrice privata (potete informarvi nell’ospedale stesso) per avere un minimo di training a casa per i primi giorni e che potrà spiegarvi praticamente come fare per:
- allattare correttamente
- maneggiare il bebè
- cambiare un pannolino
- lavare il bebè
- disinfettare il cordone
- praticare massaggi rilassanti e anti-coliche
- metterlo a dormire e tanti altri consigli utili che letti sui libri non sono la stessa cosa che recepiti dal vivo.
Se avete optato per l’allattamento naturale, non vi servirà molta altra attrezzatura a meno che non abbiate esigenza di utilizzare un tiralatte e congelare il tutto.
Se già non l’avete fatto perdete qualche minuto per informarvi sulle tecniche antisoffocamento o disostruzione respiratoria nei bebè, e verificate che si siano informati anche i nonni o chiunque anche temporaneamente si occupi del bebè. Ci sono diverse informazioni e video pratici su youtube.
Nel caso di allattamento artificiale o di tiralatte, dovrete dotarvi di un buon numero di biberon e dovrete anche acquistare uno sterilizzatore (i primi giorni è tranquillamente sostituibile con un bel pentolone di acqua bollente).
Gli sterilizzatori in mercato sono principalmente di tre tipi:
- Elettrici (sono dei veri e propri elettrodomestici da dover gestire come spazio in cucina)
- Chimici (sono dei contenitori dove versare dei prodotti chimici ad hoc per la sterilizzazione)
- A microonde (sono dei contenitori che si riempiono parzialmente d’acqua e si inseriscono nel microonde per alcuni minuti, sterilizzando a vapore)
Se avete un microonde a casa suggerisco lo sterilizzatore al microonde in quanto estremamente più pratico ed economico. Quello chimico vedete voi, personalmente abbiamo preferito evitarlo per vari motivi.
Sappiate che la sterilizzazione in senso stretto è una bufala! In natura esistono ovunque miliardi di batteri, virus e patogeni vari, e la sterilizzazione è un processo industriale difficilmente realizzabile. Miliardi di bambini nel mondo sopravvivono senza aver mai avuto a che fare con uno sterilizzatore. Il vostro bebè in ogni istante viene a contatto con questi patogeni, ne è coperto e sommerso. Quindi non state sterilizzando ed il vostro obbiettivo non è isolarlo dai possibili batteri.
Il vero problema sono le tettarelle in silicone, caucciu od altri materiali gommosi che microscopicamente sono porosi e quindi possono trattenere piccole porzioni di latte, anche se lavati con attenzione. Questi avanzi di latte producono dei batteri che soprattutto nei primi mesi di vita possono dare fastidiosi disturbi intestinali. Tutto il resto che è in vetro o plastiche alimentari dure di norma non necessità di sterilizzazione e può essere lavato normalmente; potete ovviamente ricorrere allo sterilizzatore per maggiore scrupolo (soprattutto in caso di oggetti difficili da lavare come i pezzi del tiralatte). L’acqua del rubinetto se potabile va benissimo per sterilizzare al microonde, e se lascia un po’ di patina sugli oggetti, stiamo parlando di sali di calcio del tutto innocui. La sterilizzazione andrebbe effettuata poco prima dell’utilizzo, anche perché se ci sono avanzi di latte mal lavati i batteri tendono a riformarsi. In ogni caso alla lunga il vostro bebè diverrà resistente anche a questi batteri.
Per il resto la sterilizzazione è un’illusione e potete evitare di sterilizzare giochi ed oggetti vari con cui entra in contatto poiché non serve a nulla, mettervi guanti od usare pinzette per maneggiare le cose. Piuttosto cercate nei primi tempi di evitargli se possibile (sappiate che non è possibile, al limite contenibile!) un contatto massivo e ravvicinato con parenti ed amici ed il relativo sbaciucchiamento, abbracciamento ecc., che sono la prima fonte di contagio, soprattutto nei mesi freddi.
I pannolini
Il primo consiglio che vi posso dare è provarne diversi. Ognuno ha esigenze diverse ed è giusto che trovi la sua soluzione migliore. Purtroppo più costano e meglio sono, ovvero più confortevoli, trattengono meglio pipì e pupù ed irritano di meno la pelle. Noi abbiamo provato quasi tutte le marche, in offerta o meno ed anche prdotti online non sul mercato. Mi sento di dire con certezza che i Pampers Progressi sono qualitativamente nettamente superiori agli altri su tutti i parametri. Non sono male neanche i pannolini di fascia alta prodotti dai supermercati Simply, se non sbaglio Bimbobel, che comunque non sono economici. I Pampers Progressi, come molte altre marche, periodicamente sono in offerta e scendono da un prezzo di 10€ o più al pacco fino a 7 – 8 euro. Nel valutare il prezzo tenete in conto che più trattengono la pipì senza creare problemi, e meno ne dovrete cambiare. Quindi, la soluzione che abbiamo adottato è quella di utilizzare i Progressi per la notte e le altre tappe notoriamente lunghe, ed utilizzare altri pannolini di fascia più bassa e comprati in offerta per tutti quei cambi che già si sa dureranno pochisimmo. Inoltre è fondamentale farsi una buona scorta di pannolini quando ci sono le offerte.
Pappe e contenitori
Verso i 5-6 mesi dovreste iniziare lo svezzamento del bebè, e se prima avete scherzato adesso non si ride più J Adesso l l’impegno di tempo e denaro profuso nella preparazione di pappe e pappine diventa significativo.
Probabilmente acquisterete un omogenizzatore o oggetto più complesso multifunzione. I parenti ci hanno passato il loro omogenizzatore, datato di qualche generazione, che fa egregiamente il suo lavoro senza tante tecnologie. Ritengo sia comunque utilizzabile un qualsiasi frullatore o minipimer, purchè non inglobi troppa aria alla pappa.
Seguendo i consigli del pediatra vi spiegherà come preparare pappe e brodi. In particolare il brodo è abbastanza lungo ed impegnativo da preparare e quindi verosimilmente opterete per conservarlo per più giorni. Ne seguirà quindi una caccia al contenitore. Anticipiamo subito che ci sono soluzioni a costo zero, come riusare i vasetti delle conserve in vetro, o meglio di tutte le altre soluzioni utilizzare gli stessi vasetti in vetro degli omogenizzati acquistati al supermercato; soprattutto quando è più grande ed aggiungerete la pastina con conseguente riduzione del brodo, questi ultimi contenitori saranno eccezionali per conservare brodo e preparati di carne o legumi in mono porzioni da congelare.
Di tutti gli altri contenitori provati ed acquistati da varie fonti, i migliori si sono dimostrati i contenitori riutilizzabili dell’Avent, che a distanza di parecchi mesi di utilizzo intensivo congelatore – microonde - lavastoviglie, continuano a funzionare egregiamente. Questi contenitori possono essere impilati quando vuoti, gestendo a parte i coperchi, e possono essere impilati quando pieni all’interno del frigo e frizer. Se acquistati in stock hanno un prezzo vantaggioso rispetto ad altre soluzioni.
Un altro oggetto di cui non potrete più fare a meno è il seggiolone. Di questi ce ne sono di tanti tipi e di tanti materiali e per tutte le tasche. In genere sono molto ingombranti ed è importante che abbiano le rotelle per poterli facilmente spostare. Esistono anche dei seggiolini che si agganciano al tavolo ed hanno un loro perché in termini di ingombro. Di contro sono più scomodi perché non vi trovate il bebè frontale, e sono più complicati da smontare e lavare perché fatti di stoffa.