Più di una volta mi
è capitato passeggiando per strada od in un parco col mio fedele amico di venire fermato per strada da estranei interessati
a prendersi un cane che mi chiedevano cosa aspettarsi.
Nella maggior parte dei
casi, così come è successo a me tanto tempo fa, l’adozione di un cane è un’esperienza che si intraprende del tutto
impreparati, trascinati il più delle volte dalle spinte emotive dell’evento.
Cosa aspettarsi da un cane è difficile da dire, i cani, come le persone, hanno una molteplicità di caratteri e peculiarità che li rendono diversi uno dagli altri. Sul nostro amico a quattro zampe girano un insieme di luoghi comuni, spesso coadiuvati da film e telefilm, proverbi e massime popolari che tendono a creare molte false aspettative da parte dei candidati “genitori”. Proverò a fornire una breve ma generica panoramica sull'argomento ed alcuni consigli per effettuare
le scelte al meglio delle proprie necessità. Il presente post non ha nessuna ambizione di valenza
scientifica, quindi esperti del settore evitate di
disdegnarvi, sono solo consigli da chi ha vissuto l’esperienza in prima
persona.
Chi ci stiamo per mettere in casa?
Come primo punto, il cane è un animale, e per la precisione è
un predatore ottenuto da una lunga selezione dal lupo. Potrà essere più piccolo,
più grande, con forme buffe, ma nel suo intimo è a tutti gli effetti un lupo, uno dei più feroci predatori (dopo l’uomo...). Sappiate quindi che vi
state mettendo in casa un lupo e che per comunicare con lui dovrete usare il
codice del lupo! Il codice del lupo è un linguaggio le cui parole chiave sono
il branco, la gerarchia e le regole del branco. È fondamentale che tutti quelli
che hanno a che fare quotidianamente con l’animale conoscano la base di queste
regole e che sappiano riconoscere eventuali segnali di allarme. Scordatevi Rex, Lessie e Scooby Doo! Quindi se volete adottare un cane dovrete studiare, ed avrà degli impatti significativi sulla vostra vita.
Quali fattori considerare nella scelta di un
cane?
- Perché volete un cane? Compagnia, esibizionismo, difesa personale, socializzare con altri proprietari, capriccio di un bambino, moda, guardia? Sui cani da guardia e da difesa non ho molto da dire, però sicuramente sono termini che mal si accompagnano al concetto di cane da compagnia; questi sono cani che normalmente vengono scelti tra razze specifiche e che subiscono un addestramento particolare per renderli reattivi a determinate situazioni, come lo sconfinamento nella loro proprietà, l’avvicinarsi al proprietario in modo brusco, ecc. Cani addestrati in questo modo andranno poi gestiti sempre con la massima attenzione e difficilmente potranno essere lasciati a giocare in giardino col nipotino (la maggior parte degli incidenti che si sentono in TV sono dovuti a cani da guardia addestrati). Il loro comportamento è opposto al cane da compagnia, il cui primo comandamento dovrebbe essere a mio avviso che qualsiasi persona è per lui intoccabile.La moda è un altro aspetto da valutare attentamente; molte volte mi è capitato di incontrare gente che aveva scelto una determinata razza perché gli piaceva esteticamente, senza tenere minimamente in conto a cosa andava incontro. Non voglio fare del “razzismo canino” e più avanti cercherò di dire la mia a riguardo, ma sappiate che scegliendo un pitbull o un lupo cecoslovacco, avrete molti ma molti più problemi nel gestirlo rispetto ad un jack Russell o un labrador, e non solo per una questione di taglia.
- La taglia è un aspetto importante. Un cane grosso costa molto di più (mangia di più, dosaggi più alti di medicine ed antiparassitari, ecc.), è più difficile da gestire (chi può portarlo fuori?), occupa più spazio in casa, in macchina, è più lungo da pulire, sporca di più ed in genere necessità di maggiore spazio e tempo per muoversi liberamente. Inoltre molti non sanno che un cane di grossa taglia ha un’aspettativa di vita minore e va incontro a maggiori patologie dell’apparato motorio (artrite, artrosi, displasia, ecc.). Il mantenimento di un cane di grossa taglia (es. 40 kg) in salute può costare intorno ai 50 – 100 € al mese. Un cane grosso sarà inoltre potenzialmente più pericoloso di un cane piccolo, e comunque sarà avvertito come tale dalle altre persone (tenete in conto che alcuni vostri ospiti potrebbero averne paura).
- Il sesso è un fattore importante da considerare nel comportamento dell’animale. I maschi dopo l’anno di vita e per tutta la loro gioventù (fino a 5-6 anni) tendono a sperimentare il loro grado sociale di dominanza con zuffe con altri maschi, in genere della loro stessa taglia. Ho conosciuto tante persone che dopo diversi incidenti hanno rinunciato a lasciare liberi i propri animali, anche negli spazi adatti, per paura che litigassero con altri maschi. Questo vale per tutte le razze. Maggiore è la taglia dell’animale, maggiore la sua possanza, maggiore saranno le sue aspettative di dominanza, maggiori saranno le zuffe (e le conseguenze delle stesse). Alcuni maschi sono particolarmente pacifici nei confronti degli altri maschi ed ostici alla litigata, ma sono casi rari. Anche le femmine in alcuni casi tendono ad essere dominanti, in genere con le altre femmine, ma sono casi meno frequenti ed in genere più gestibili. Per le femmine c’è invece il problema del mestruo (sporca un poco per casa) e dell’estro (calore), oltre al rischio di gravidanze indesiderate. Quando la femmina è in calore è assolutamente da evitare di portarla per parchi o per altre zone dove potrebbero esserci cani maschi (il maschio è in grado di avvertirne l’odore a centinaia di metri di distanza e sarà praticamente impossibile persuaderlo dal non montare la femmina o litigare con altri cani sopraggiunti). Fuori dal periodo del calore in generale le femmine saranno molto più gestibili. Sia per i maschi che per le femmine, a meno che non si abbiano progetti di riproduzione (da valutare molto attentamente per tutte le loro conseguenze), è da tenere in seria considerazione la sterilizzazione. La sterilizzazione è sicuramente una menomazione fisica, tuttavia soprattutto se applicata prima dell’anno, migliorerà la qualità di vita dell’animale oltre alla vostra. Un maschio intero (non sterilizzato) vivrà con profonda frustrazione ed aggressività il fatto di non potersi riprodurre, oltre ad andare incontro a maggiori problematiche di salute (ad esempio se ci sono femmine in calore nel quartiere, un maschio intero potrebbe non mangiare per diversi giorni e passare il tempo a gemere); da un punto di vista psicologico non avrà nessuna consapevolezza di essere sterilizzato, semplicemente avrà una produzione di testosterone più bassa, oltre a perdere interesse nella monta delle femmine; se sterilizzato prima dell’anno (confrontatevi con il veterinario sul momento migliore) probabilmente non svilupperà proprio determinati comportamenti di aggressività e confronto verso gli altri maschi e rimarrà giocoso più a lungo. Le femmine intere vivono ancora peggio il fatto di non potersi riprodurre e spesso vanno incontro a vere e proprie gravidanze isteriche, con molti risvolti negativi anche da un punto di vista della salute. So di casi di gravidanze isteriche anche in femmine sterilizzate, ma credo fossero tutte sterilizzate in tarda età. Su internet troverete molte informazioni riguardo la sterilizzazione, tenetene sicuramente in conto.
- La razza. Molte credenze sulle razze sono luoghi comuni. I boxer sono buoni con i bambini, i labrador sono dei peluche, i pitbull degli assassini, ecc. Nella maggior parte dei casi i comportamenti dell’animale sono legati ad una cattiva educazione ed a un’errata gestione da parte dei proprietari (o da esperienze pregresse se presi da un canile) e non alla razza. D’altronde se il bullo del quartiere si prende un pitbull per incutere timore, è difficile che ne esca fuori un animale pacifico. Dire che una razza è più pericolosa di un’altra è come dire che un tipo di macchina è più pericoloso di un altro. Quello che è sicuramente vero è che determinate razze sono potenzialmente più pericolose di altre. Così come una piccola utilitaria difficilmente farà un incidente a 200 km/h, allo stesso modo un diciottenne esuberante con un’auto sportiva rappresenterà un potenziale pericolo. Su internet si trovano molti siti che riportano schede dettagliate sulle caratteristiche di una razza, che vanno prese sempre con le pinze soprattutto per quanto riguarda gli aspetti comportamentali. Un cane di grossa stazza, possanza, mascella corta (morso più forte), maschio è potenzialmente più pericoloso e più difficile da gestire di un cane con caratteristiche più miti e mi sento di sconsigliarlo a chiunque non voglia prendersi questo onere. Un chiwawa super aggressivo, mal educato, che attacca tutti quelli che gli passano davanti difficilmente finirà in prima pagina sui giornali.
- L'indole e l'educazione. Ciascun cane è un individuo con un proprio carattere. Un esperto di cani sarà in grado sin da cucciolo di intuire l’indole che il cane avrà da adulto. Un cucciolo di indole dominante, aggressivo, territoriale, ecc. potrà comunque essere educato, ma sarà estremamente più complicato e difficile. Esistono anche dei test come il test di Campbell (cercatelo su Internet) che consentono di farsi un’idea del grado di dominanza nel cucciolo (e delle potenziali rogne che vi darà). In ogni caso il cane tenderà a comportarsi diversamente a seconda del contesto e della persona che avrà davanti (in famiglia, gli amici, gli estranei, gli altri cani). Un cane ben educato e ben introdotto in famiglia, indipendentemente da razza, indole, e taglia sarà a casa un compagno inseparabile di vita ed una gioia per tutti. Se sarà amato, curato e rispettato ricambierà la famiglia con affetto, protezione, allegria e tanta pazienza. Dovrà essere chiara la sua posizione sociale, ovvero il primo dopo tutti gli esseri umani (per ribadire questo esistono tante piccole ma necessarie accortezze come farlo mangiare dopo di noi, entrare in casa dopo di noi, non farci mordicchiare le mani o fargli fare il gesto di montarci la gamba o le scarpe, non farlo salire sui letti, stabilire delle regole chiare e semplici di convivenza da far rispettare senza deroghe, ecc.). Il cane è un animale sociale, vive in un branco in cui è chiara la sua posizione sociale e spesso ha aspettative di salita sociale (come tutti noi J); a casa vostra deve essere per lui chiaro che queste aspettative di salita sociale non esistono, sia che sia un rottweiler, sia che sia un barboncino! Per questo è importante che determinate regole di comportamento siano rispettate da tutti i membri della famiglia. Un cane che si sente dominante su uno qualsiasi dei membri della famiglia è comunque un pericolo (un cane grosso un grosso pericolo). Il cane dovrà essere sempre in fondo alla catena gerarchica del suo branco umano (cosa che non vuol dire maltrattarlo o non dargli affetto ed attenzioni); un cane dominante sulla famiglia o su parte dei membri della famiglia è un pericolo costante, sicuramente maggiore dell’avere un pitone in casa. Nel codice dei lupi il dominante mangia prima, ed un cane dominante ha tutti i diritti di dare un morso di avvertimento ad un bambino che mangia prima di lui (in questo caso il maleducato è il bambino che non ha rispettato la gerarchia e la colpa è dei proprietari che non hanno stabilito chiaramente la posizione sociale del cane in famiglia). I parenti e gli amici che frequentate spesso a casa verranno di norma inquadrati come membri di una famiglia allargata. Per gli altri frequentatori e gli estranei l’animale potrebbe manifestare comportamenti diversi a seconda dell’indole e darvi qualche rogna se l’animale è particolarmente territoriale (ricordo una casa di amici dove ho vissuto con un certo terrore il fatto che non dovevo varcare nessuna porta prima dei proprietari). Per il comportamento con gli altri cani, valgono le considerazioni già fatte, e sicuramente sarà più difficile reindirizzare determinati comportamenti di dominanza e territorialità.
- Ultime considerazioni. Prima di adottare un cane, sappiate che va gestito tutti i giorni, sia quando piove, quando sta male lui o state male voi, quando andate in vacanza, ecc. per tutta la durata della sua vita (in quindici anni potreste cambiare casa, lavoro, paese, decidere di fare dei figli, ecc.). Nel momento che adottate un cane questo diventa a tutti gli effetti un membro della vostra famiglia ed abbandonarlo o portarlo in canile è un pensiero che se avete un minimo di umanità dovrebbe torcervi lo stomaco. Il cane ha bisogno di uscire almeno tre volte al giorno, sia per fare i bisogni che per socializzare con altri cani, oltre che con la sua famiglia; non è una pianta che si può lasciare in terrazzo od in giardino (certo un giardino può ridurre in parte le esigenze per i bisogni, ma tutto il resto rimane).
Come ultimo consiglio, per la provenienza suggerisco di adottare un meticcio in canile (ci troverete anche cani di razza), ma se decidete di acquistarlo fatelo da un buon allevamento. Un cane è come un figlio, vi costerà tanti sforzi e fatica ma se lo volete veramente non ve ne pentirete!